Votes taken by Kuno

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    E niente, mi andava di provare a mettere per iscritto il mio headcanon, unendo tutti i tasselli e piccoli indizi per dare una mia soluzione al mistero di Mao e Nanoka dopo i primi cinque capitoli.
    La seguente non vuole essere una "predizione" per i capitoli che verranno, ma solo un divertimento personale. Se però ci saranno delle similitudini, oh, significa che sto imparando a leggere nel pensiero della Takahashi XD E vai a sapere quel che succede, per non sbagliare metto tutto sotto SPOILER, e chi legge lo farà a proprio rischio e pericolo XDD

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    Dunque, tutto comincia da quest'immagine. Il mostro incontrato da Nanoka quand'era piccola. Il flashback tornerà anche tra la fine del secondo capitolo e l'inizio del terzo, quindi è un punto molto importante di questo inizio manga. "In un certo senso era umanoide", dice Nanoka nel terzo capitolo (pagina 3). Che bisogno c'era di fare questa precisazione? Mmm. Inoltre... riguardiamo bene l'immagine a colori. In realtà i mostri sono DUE. Il mostro "umanoide" si sta mangiando i... mmm, i capelli?, di un secondo mostro, ancora più orripilante (lo chiameremo "Mostro 2"). Altro indizio: la piccola Nanoka sta grondando sangue, e quando la rivedremo adulta dirà "di essere morta". MMM.

    E poi... Capitolo 2, pagina 26, Mao pensa tra sé "Non mi ricordo cosa sia successo allora...", riferendosi al suo incontro con il Byouki. Eppure nel terzo capitolo sembra ricordarselo abbastanza bene. E quindi? Quindi il vuoto di memoria sembra aver riguardo al COME Mao (che in quel momento era in fin di vita, trafitto da diverse frecce) sia riuscito a sopraffare il Byouki, che voleva impadronirsi del suo corpo. E ancora... anche il Byouki è stato trafitto da due lance (capitolo 3, pagina 17). Dice che vuole impadronirsi del corpo - della vita - di Mao, ma non sarà che questo è l'unico modo che ha per salvarsi? Non sarà che ENTRAMBI, durante questo incontro, erano in fin di vita? "Quella volta sarei dovuto morire...", pensa Mao (pagina 16). Non sarà che tutti e due dovevano morire? E in quel caso come sono sopravvissuti? MMMM.

    E quindi pensavo, tra me e me... facciamo conto che il Byouki sia riuscito, in qualche modo, anche solo parzialmente, nel suo intento. Mao sembra vagare da tempo (secoli?) alla caccia del Byouki eppure non lo trova, non sarà forse perché... perché Mao e il Byouki sono diventati una cosa sola?
    E andando avanti... poniamo che Mao abbia il Byouki all'interno di sé, questo causa il sangue corrosivo che uccide gli youkai al solo contatto. E magari, a volte, durante qualche vuoto di memoria, chissà, forse quando la ferita alla schiena fa più male di altre volte, in quei momenti... il Byouki prende in qualche modo il sopravvento su di lui.

    E ora poniamo... che Mao avesse già incontrato Nanoka quando lei era piccina. Che l'incidente in cui la macchina dei genitori è sprofondata nel terreno non fosse un incidente. Che sia stato causato da "Mostro 2". Che i genitori siano stati uccisi da "Mostro 2". Che poi però sia sopraggiunto il mostro umanoide, il quale ha ucciso "Mostro 2" prima che uccidesse anche Nanoka. Che il mostro umanoide fosse... Mao, posseduto dal Byouki.

    E in ultimo, ipotizziamo... che Nanoka avesse perso davvero tanto, troppo sangue, e che il mostro umanoide (Mao) abbia voluto salvare la vita della bambina in qualche modo. Per esempio con una sorta di... trasfusione...

    Ed ecco che magicamente tutto torna. Il sangue di Nanoka è quello di Mao, a seguito della "trasfusione". Mao non riesce a trovare il Byouki perché è lui stesso il Byouki. La "maledizione" altro non è che il potere latente del Byouki che è dentro di lui. In poche parole, sia Nanoka che Mao hanno quel sangue demoniaco e ora sono più che dei semplici esseri umani...

    Ecco, questa era la mia fantasia. Ci ho azzeccato? Sono completamente fuori strada? Più facile la seconda, e tuttavia avevo voglia di condividere queste mie teorie. Grazie a chi ha avuto il coraggio di leggerle. :)
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    Capitolo 3
    ゲートの向こう "Oltre il gate"
    Mao tronca la discussione e si allontana in risciò con il piccolo Otoya; Nanoka li insegue e giunge in una zona dove non solo le persone non sono più trasparenti e non sembrano esserci youkai, ma anche l'epoca è diversa. Nanoka legge la data su un giornale, è l'anno 1923 e non si fa che parlare di un assassino seriale che decapita tutte le sue vittime. Mao si è diretto ad un appuntamento con una giovane cameriera che crede di avere informazioni attinenti la ricerca del Byouki: il visconte per cui la ragazza (Sayoko) presta servizio si comporta misteriosamente, ha il volto completamente fasciato in seguito ad uno strano gonfiore, esce tutte le notti ed una volta lei lo ha visto tornare con una borsa da cui usciva del sangue, e che probabilmente conteneva una testa. Mao si reca sul posto e intanto ricorda il suo incontro con il Byouki, che sembra aver avuto luogo in una diversa epoca storica. Sayoko torna al palazzo del visconte per portargli delle bende, ma questo si accorge dall'odore che la ragazza è uscita a sua insaputa e si avvicina verso di lei con fare minaccioso.

    Capitolo 4
    顔のない子爵 "Il visconte senza faccia"
    Proprio mentre il visconte sfodera la sua spada con l'intento di uccidere Sayoko, Mao sfonda la finestra in soccorso della ragazza e si lancia al suo inseguimento. Intanto Nanoka e Otoya rimangono ad assistere Sayako svenuta assieme alla moglie del visconte. Mao affronta il visconte sui tetti e riesce a tagliargli il bendaggio, ma ciò che ne emerge sono ragni e fili di ragnatele; si trattava di un fantoccio, manovrato dal vero youkai che si rivela essere proprio la moglie. Quest'ultima fa prigioniera Nanoka e si accinge a strangolarla con i suoi fili, ma gli occhi della liceale si trasformano ancora una volta rivelando la sua natura di ayakashi.

    Capitolo 5
    蜘蛛女 "La donna ragno"
    Mao ritorna nella stanza del visconte per salvare Nanoka, che si dibatte con un'energia sovrumana ma ad un tratto sembra avere la peggio. Mao viene disarmato dal demone ragno con un colpo di fucile. Lo youkai spiega che utilizza le teste dei giovani uomini che ha ucciso come nidi per allevare i suoi piccoli, e poi si accinge ad azzannare Mao; lo sciamano lascia fare, avendo compreso che non si tratta del Byouki che cercava e confidando nel fatto che al primo morso il contatto con il proprio sangue sarà fatale al demone. Improvvisamente però riemerge Nanoka, che analogamente ha sciolto i fili della donna ragno con il sangue fuoriuscito dalla propria ferita; tuttavia, quando sembra stare per lanciarsi all'attacco, riemerge la sua natura umana e si dà alla fuga. Mao cerca di corrodere i fili della donna ragno con il suo sangue, ma lo youkai afferma con tranquillità che il sangue si sarà esaurito ben prima di aver dissolto tutti i fili, quand'ecco che Nanoka colpisce inavvertitamente il demone con un fendente della spada di Mao (che nelle intenzioni della ragazza avrebbe dovuto soltanto tagliare la ragnatela). Il più stupito è Mao, il quale spiega che solo lui dovrebbe essere in grado di maneggiare quella spada. Si tratta della prova decisiva: "anche tu sei come me...".

    Tre capitoli pieni di azione, il setting è mutato nuovamente e forse è quello definitivo (come mostrano le immagini iniziali del primo capitolo). L'ambientazione, pare, sarà questa del primo Novecento, sebbene nemmeno Mao sembri provenire da quest'epoca, ma addirittura da qualche secolo indietro. Forse l'epoca Sengoku? In ogni caso sembrano passati perfino secoli dal suo scontro con il Byouki, che rimane ad ora l'aspetto più misterioso di tutta la trama. Mao era in fin di vita, sembra per cause umane (le frecce che lo hanno trafitto), ed ecco che compare il Byouki che vaga di corpo in corpo e vuole impossessarsi proprio del suo. Perché? E come riesce Mao a ribaltare la situazione, credendo perfino di essere riuscito ad uccidere lo youkai? E poi ricordiamo che, molto probabilmente, il vero villain è colui che ha aizzato il Byouki contro di lui... A questo si aggiunge il mistero della natura di Nanoka, che ha lo stesso sangue corrosivo di Mao pur non avendo mai incontrato il Byouki... a meno che il mostro del primo capitolo non fosse proprio lui. Oppure...
    Rimane tutto molto intrigante. Nel mezzo abbiamo avuto un combattimento in stile Inuyasha, diciamo di Inuyasha dei primi tempi, quando le storie erano più da horror che da battle shonen. Certo le similitudini ci sono, e il colpo finale della spada di Mao assomigliava anche troppo al Kaze no Kizu di Tessaiga XDD Ma, ripeto, questi punti in comune non sono fastidiosi, almeno per il momento. La curiosità di sapere come la storia andrà avanti è tanta, e per questo direi che al momento la Takahashi sta facendo bene il suo lavoro ^^
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    CITAZIONE (ironmaidenn @ 26/5/2019, 20:43) 
    Buonasera ragazzi, ma il terzo capitolo è uscito?

    Certamente:
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    Capitolo 2
    摩緒 "Mao"
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    Dopo essere finita sul tetto della scuola con un salto, Nanoka torna a casa spossata e ripensa agli avvenimenti delle ultime 24 ore (si osservi che il nonno ha modo di notare i suoi occhi "animaleschi", ma non dice nulla). Ripresasi, decide di chiedere chiarimenti a Mao e si dirige istintivamente verso la strada dei negozi chiusi, dove ancora una volta la ragazza varca la barriera con il mondo degli youkai; vi trova sia Mao che il suo piccolo assistente, Otoya, e quest'ultimo le spiega che anche loro hanno scoperto questo posto solo dal giorno prima, e che tuttavia Mao (il quale, scopriamo, non è uno youkai ma un "onmyouji", termine che per il momento è stato reso con "sciamano") vi si è voluto trattenere per cercare indizi su una creatura chiamata Byouki (猫気, "demone gatto", ma Nanoka inizialmente capisce 病気, parola che ha lo stesso suono ma significa "malattia").
    Mao interroga un demone ma questo non sa nulla a riguardo, e anzi cerca di divorare il ragazzo. Mao sembra avere la situazione completamente sotto controllo, e però in un attimo di apparente distrazione si lascia lo stesso mordere la spalla: si scopre così che anche il suo sangue, esattamente come quello di Nanoka, è in grado di liquefare gli youkai al solo contatto. Più tardi Mao e Otoya raccontano a Nanoka altri dettagli della loro ricerca: il Byouki è un demone gatto originato da un kudoku - ultimo sopravvissuto di una battaglia tra demoni animali - che in passato lanciò una maledizione su Mao. Nanoka ipotizza che il Byouki possa essergli stato mandato contro da qualcuno. Infine Mao conferma che Nanoka non è un essere umano ma un "ayakashi", e la ragazza ricorda che al tempo dell'incidente in cui morirono i suoi genitori vide un mostro...

    Capitolo ricco di eventi, informazioni, termini tecnici, soprattutto molto folclore giapponese. Bisogna ancora capire dove la Takahashi voglia esattamente andare a parare, ma sarebbe ipocrita non ammettere che a tratti si è respirata l'atmosfera di Inuyasha. Sarà interessante capire se Mao effettivamente combatta o meno, la spada faceva pensare ad un guerriero ma l'utilizzo che il ragazzo ne fa è più sofisticato, almeno per adesso. Il suo look ricorda vagamente il Black Jack di Osamu Tezuka e anche se non è un medico, qui scopriamo che Mao è prima di tutto un "guaritore" (altra somiglianza sta nel bimbo assistente). Vedremo, in ogni caso il suo background è sicuramente interessante. A proposito, ancora molti dubbi sulla scelta del nome "Mao" che non dovrebbe avere dei significati particolari. Nanoka invece si scrive 菜花 con i caratteri di "fiore" e "vegetale". Che la Takahashi li abbia semplicemente scelti perché suonavano bene? Tanta fiducia per il seguito della vicenda.
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    Ciao Roberta, benvenuta!
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    La mia primissima impressione su questo capitolo... è che sembra quasi il primo capitolo di Kyoukai no Rinne, ma rifatto in tono serio e per bene XD Abbiamo i due ragazzi che si incontrano al confine tra due mondi, lei con degli strani poteri, la compagna di scuola appassionata di storie di fantasmi (come Miho-chan), anche il servetto Rokumon-style. E Mao per ora è caratterizzato in una maniera molto simile al Rinne prima maniera. Dico questo non per denigrare la Takahashi, o fare confronti facili tra i suoi manga, ma al contrario per evidenziare come, al contrario del primo capitolo di Rinne che in fondo si rivelò un po' sciatto e per nulla intrigante, questa volta ci troviamo di fronte ad un incipit di ben diverso spessore. La differenza, secondo me, l'ha fatta la narrazione.

    La cosa che ho davvero gradito è che (come da titolo del capitolo, "Nanoka") non solo la storia ci sta venendo raccontata dal punto di vista della protagonista femminile (come già accaduto in Inuyasha e Rinne) ma, a sorpresa, è lei la non-umana dagli strani poteri (il suo sangue da solo è praticamente in grado di squagliare i demoni/mostri/mantidi giganti come neve al sole), dal passato non del tutto chiaro (quel "una volta io sono morta" sarà pure riferito all'incidente in cui perse i genitori, ma fa venire i brividi come nei migliori horror e probabilmente nasconde qualche risvolto ancora ignoto). E faccio notare che lo strano mondo a cui abbiamo assistito non è il mondo di provenienza di Mao, ma un luogo che Nanoka stessa sembra aver raggiunto grazie ai suoi "poteri".

    Non mancano i tocchi di umorismo "alla Takahashi", che apprezzo ancora di più quando infilati a tradimento nel mezzo di una storia seria come si prospetta questa. Mi riferisco sicuramente ai beveroni che Nanoka è costretta ad ingurgitare, ma anche alla macabra gag del braccio ("le è caduto questo"): ricreare un classico degli horror e farmi fare una sghignazzata allo stesso tempo è qualcosa in cui riesce solo la Sensei. E poi uno dei migliori botta e risposta di sempre: "Aiutami!", "No". XDD Per non parlare di: "Tu sei... un ayakashi", "See ciaone!!".

    Vedremo, vedremo... certamente Nanoka al momento promette più di Sakura. E al contrario di quest'ultima, dopo che Mao - senza averci capito molto - le ha rimosso il "sigillo" (o qualunque cosa bloccasse i suoi poteri paranormali), sembra ormai potersi scordare di condurre una vita normale da ora in avanti. La protagonista è anche ben caratterizzata, e i siparietti con la domestica sono (e penso saranno anche in futuro) strepitosi XD
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    Episodio 26
    Kuro neko Oboro
    Il gatto nero Oboro




    Direzione dell’animazione: Atsuo Tobe
    Storyboard e regia: Seiki Sugawara
    Sceneggiatura: Michiko Yokote

    Riassunto: Rinne e altri giovani shinigami sono impegnati a tamponare una fuga di massa di fantasmi di serpenti. Unica rimasta in disparte è Ageha che non ne può sopportare la vista e così ozia in casa di Rokudo, quando improvvisamente si apre un passaggio spirituale e Ageha viene assalita da un nugolo di serpenti-fantasma: si tratta di un dispetto di un gatto nero di nome Oboro, che si scopre essere il kuroneko a servizio di Ageha e che intende vendicarsi di lei per averlo abbandonato per un intero anno sotto una pila di rocce in seguito ad un loro battibecco. In effetti Ageha e Oboro nei loro rapporti sembrano cane e gatto, e pare che l’unica cosa che li tenga insieme sia il contratto di lavoro che vincola Oboro ad obbedire sempre ad Ageha.

    La situazione si complica ulteriormente quando Rinne e gli altri si trovano ad affrontare lo spirito di una mangusta (che originariamente avrebbe dovuto riacchiappare i serpenti) e quest’ultimo ingoia in un sol boccone Ageha, mentre la shinigami affida il contratto di servizio proprio nelle mani di Oboro, come a volerlo sollevare dall’incarico. Oboro non apprezza minimamente questa svolta degli eventi e si convince che debba trattarsi di un falso, così torna indietro a salvare Ageha. Quello che non sa è che il contratto era autentico e che Ageha intendeva semplicemente allontanare Oboro per farsi “salvare” da Rinne.

    Dopo un confronto finale viene a galla la verità, ossia che, nonostante tutte le loro liti, né Ageha né Oboro intendono spezzare il loro contratto. In pratica Rinne si è trovato coinvolto suo malgrado in un gioco di dispetti reciproci, e l’amarezza sia per lui che per Rokumon aumenta quando scoprono che il contratto di Oboro prevede una retribuzione di ben cinquecentomila yen mensili e convengono che, dopotutto, ad Oboro conviene tenersi stretto il suo lavoro…

    Differenze con il manga: Praticamente nessuna, l’episodio è una trasposizione fedele dei capitoli 87-90 del manga. L’unica aggiunta rilevante è una reazione scomposta di Rinne davanti all’uso del “rifugio d’emergenza” (un attrezzo shinigami molto costoso) da parte di Ageha, comportamento comunque in linea con il personaggio.

    Commento: La storia utilizzata per cominciare la stagione è carina e soprattutto introduce quello che dovrebbe essere il tema portante almeno dei primi episodi, ossia il mondo dei kuroneko, che finora non era stato per nulla esplorato (tanto che l’unico gatto nero di nostra conoscenza era Rokumon). Nel manga i kuroneko sono fonte di molte gag e di storie più sopra le righe, che permettono alla Takahashi di sbizzarrirsi con la sua fantasia dando spesso il meglio di sé, per cui il loro inserimento nell’anime è chiaramente il benvenuto. L’episodio è incentrato solo su Ageha e Oboro, anche se Rinne e Rokumon hanno un paio di bei momenti “di riflesso” che inquadrano bene il loro rapporto di fiducia e amicizia, uniti nelle ristrettezze come sono. Sakura e Tsubasa, esattamente come nel manga, si limitano al ruolo di comparse, a parte una singola scena in cui si ha una situazione imbarazzante tra Rinne e Ageha. Per ora va bene, dalla preview del prossimo episodio almeno Tsubasa avrà modo di rifarsi subito.

    Dal punto di vista tecnico, si nota che il lavoro di storyboard è minimo in quanto il manga viene ricalcato quasi scena per scena. Le animazioni sono nella norma per una produzione televisiva, quindi nulla di eclatante ma senza che la cosa si avverta troppo. I disegni sono sempre buoni ed espressivi e in questo senso si apprezza la scelta di affidarli ad Atsuo Tobe, che aveva ben curato alcuni episodi della seconda metà della prima stagione (come il molto apprezzabile “Merry Christmas nella casa abbandonata”).
    Molto indovinate, infine, sia l’opening che l’ending, entrambe più in tono con il manga rispetto alla prima stagione. Anche se osservare (proprio all’inizio) Ageha e Sakura duettare insieme mi ha dato la strana impressione di rivedere all’opera le DoCo di Ranma 1/2, e non so ancora dire se la cosa mi sia piaciuta o no.

    Edited by Kuno - 10/4/2016, 15:21
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    Benvenuta nel forum! :D
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    Ecco anche il mio commento.
    Questo capitolo sembra rafforzare le nostre convinzioni iniziali, ci viene infatti confermato che tra Otome e Ichigo un collegamento c'è eccome. L'elemento dei ricordi "congelati" a dieci anni prima mi convince ancora di più che quella non sia la vera Otome. Butto lì la mia idea: si tratta di un corpo astrale o di un fenomeno simile (probabilmente attivato dalla falce o dallo stesso Sabato, che infatti si aspettava di trovarla), mentre la vera Otome si è appunto reincarnata in Ichigo. E a quel punto, sarebbe chiaro che chi stava spiando Ichigo era già al corrente di tutto.
    Anch'io, come te, temo che Rinne non potrà rivelare a Otome (quale che sia) di essere suo figlio. Se poi Otome fosse davvero Ichigo, ci troveremmo forse di fronte ad uno status quo in cui Rinne dovrà proteggerla dai fenomeni paranormali evitando magari di raccontarle il vero motivo. Ma il tutto ricorda tantissimo la situazione tra Ranma e Nodoka e non sarebbe il massimo. Staremo a vedere.
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    Mi inserisco anche qui (ma adesso vado a fare il passaparola ai soci ^^) per ringraziarti.

    Posso dirti che questa roundrobin consiste fondamentalmente in un canovaccio in cui si è dato libero sfogo a qualunque cosa ciascuno di noi tre volesse inserirvi, e che però risente del fatto che almeno io e Moira siamo dei "plotter" convinti e non riusciamo a lasciare poi così tanto al caso, e le tante sottotrame presenti ne sono una dimostrazione.

    Questo giro di parole per dire che, sì, a dire il vero si era pensato a diversi finali, e vedremo quale avrà la meglio. Del resto, come sai, al momento attuale io e Subutai ci siamo dovuti allontanare un poco dal progetto lasciandolo nelle sicure mani di Moira, ma nulla è detto e i colpi di scena non sono affatto finiti ;-)

    Ancora grazie. ^_^
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    Sono imperdonabile, non mi ero nemmeno accorto che avevi aperto questo thread e ciò forse dà l'idea di quanto io sia fuso nelle ultime settimane!

    Non posso che ringraziarti tantissimo, di cuore! Tra tutte le mie storie, WaPB è quella in cui ho infuso maggiormente la mia passione per il manga di Ranma e perciò mi rende felice che ciò venga percepito anche in chi la legge.
    Quello dei continui cliffhanger era un mio pallino di quei tempi, avevo molta roba da raccontare e dunque potevo permettermi molti colpi di scena, anche da un capitolo all'altro. Ma ciò a cui davvero puntavo è, come hai detto tu, lo stile "takahashiano" con i suoi continui cambi di registro, in modo da mantenermi fedele il più possibile all'atmosfera originale, un po' come se fossimo in una delle saghe avventurose del manga... sono lieto, insomma, che nonostante il mio stile acerbo di allora sia riuscito ad intrattenerti e divertirti ^^
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    Belli questi bannerini! Niccò se per te va bene, uso quello di Kyoko per linkare il forum dal mio sito. ^_^
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    Mi sono accorto ora che mancano le presentazioni di noi admin, grave dimenticanza!

    Dunque, cosa posso dire di me? Il mio vero nome è Claudio, adoro la Takahashi alla follia ma soprattutto quel mix di comicità, sentimenti e combattimenti che è Ranma 1/2 ^__^
    Da anni bazzico il fandom (e i fandom) con fanfiction, doujinshi e contributi vari, su tutti i siti di Kuno's Mansion e Rinne's World, nati un po' per caso e un po' per gioco, e da cui altrettanto casualmente si è sviluppata una parte dell'attuale community takahashiana.
    Sono a disposizione per qualunque cosa, se poi mi parlate di Ranma nello specifico avete tutta la mia attenzione ^^
13 replies since 31/1/2009
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